solare termico roma, informazioni
Solare termico - a cosa reve
Gli impianti solari termici producono acqua calda, sia per uso sanitario che per riscaldamento ambienti. In quest'ultimo caso, però, il solare termico è abbinato ad un generatore ausiliario oppure sfrutta un sistema radiante a parete o a pavimento per via della bassa temperatura dell'acqua nei mesi invernali (tra 25°C e 35°C). Il solare termico è un impianto ad accumulo: per fornire l'acqua sanitaria, non disponendo di una sorgente istantanea, riscalda lentamente durante le ore di luce l'aqua contenuta nel proprio serbatoio di accumulo per poi rilasciarla rapidamente quando richiesta, eventualmente premiscelata con acqua fredda per incrementare la capacità. Nei mesi invernali il sistema preriscalda leggermente l'acqua che entra in caldaia riducendo i consumi GAS tra il 15 ed il 25%. Per evitare di riscaldare con il GAS anche l'acqua presente nel serbatoio, fresca nelle giornate in cui l'impianto solare termico produce poco, è utilizzata una valvola a tre vie che esclude automaticamente l'impianto solare.
Collettori solari a lastra piana o a tubi?
I pannelli solari termici, detti in gergo "collettori solari", sono di due tipi: piani o a tubi a vuoto. I collettori a tubi possono essere a tecnologia heat pipe o u-pipe.
Impianti a vaso aperto
Installati da molti costruttori per la semplicità dello schema idraulico e l'estrema economicità (si parla di 250-350 euro in tutto), sono impianti in cui l'acqua calda sanitaria riempie indistintamente sia il collettore che il serbatoio di accumulo e stratifica per convezione naturale a pressione ambiente. Nowatech non installa questo tipo di impianti ma ne può curarne la manutenzione a causa della scarsa affidabilità e delle prestazioni modeste.
Impianti a circolazione naturale
Gli impianti con serbatoio esterno posto al di sopra del collettore funzionano per stratificazione naturale alla pressione di rete, non necessitano di pompa e centralina e hanno costi di installazione molto contenuti. Il serbatoio svolge la funzione di scambiatore tra il fluido che scorre nel circuito primario e l'acqua del circuito secondario, solitamente ACS. Negli impianti con accumulo integrato non esiste un vero e proprio circuito primario quanto piuttosto un sistema di diffusione della luce captata.
Impianti a circolazione forzata
Sono impianti dotati di serbatoio di accumulo separato fisicamente dai collettori. I collettori possono essere liberamente disposti ed inclinati, poichè la pompa consente la circolazione del fluido primario in tutte le condizioni. Una centralina elettronica differenziale misura la temperatura del fluido termovettore nei collettori e quella dell'acqua di accumulo, se le due temperature differiscono più di 5° C e quella dei collettori è più alta, la centralina avvia la pompa di circolazione del fluido per riscaldare l'accumulo tramite una serpentina annegata nel serbatoio ACS. Di notte la circolazione è inibita poichè la centralina rileva il fluido termovettore dei collettori freddo mentre l'accumulo caldo.