luoghi comuni sul fotovoltaico
Luoghi comuni sul fotovoltaico
In Italia, grazie alla scarsa efficacia degli enti di controllo, sono sorte numerosissime ditte e società che, provenienti da attività eterogenee e spesso artigianali, si sono dedicate al fotovoltaico cavalcandone l'onda mossa dagli incentivi statali. Oggi l'80% delle aziende che operavano nel settore ha chiuso o è tornata alle attività di cui si occupava (caldaie, condizionamento, impianti elettrici e domotica, servizi). Purtroppo dobbiamo constatare che ancora oggi molti clienti, nonostante l'installazione (e la relativa spesa) richieda la massima attenzione e capacità di discriminazione, accordano la propria fiducia sulla base di parametri opinabili o di offerte esclusive, irripetibili e a stretta scadenza. Vediamo di sfatare qualche mito.
"FOTOVOLTAICO GRATIS"- affermazione assolutamente falsa: i costi dell'impianto verranno compensati nei primi anni di esercizio grazie all'incentivo statale, ma qualcuno dovrà anticipare l'importo dell'opera. Potrà essere una banca, tramite un finanziamento senza ipoteca, tramite una fideiussione, tramite la cessione di tutto il credito futuro o potrà essere l'installatore stesso, che incasserà comunque tutto il credito futuro e manterrà una servitù premanente sull'immobile oggetto della installazione.
"BOLLETTA ELETTRICA AZZERATA"- affermazione assolutamente falsa: la bolletta manterrà tutte le accise, gli oneri di dispaccio, i canoni contatori, la quota per la potenza contrattualmente impegnata etc.. Ciò che si riduce da subito è la quota consumi in bolletta, parte della quale rimborsata a conguaglio tramite lo scambio sul posto.
"CON LO SGRAVIO FISCALE L'IMPIANTO COSTA LA META'" - una forzatura commerciale: anticipate tutto l'importo, poi recuperate dalle tasse, e solo se potete recuperare poichè presentate la dichiarazione dei redditi come persona fisica, la percentuale di detrazione fiscale suddivisa nei 10 anni successivi alla spesa sostenuta.
Calcolo del Risparmio Specifico Lordo (RSL, misurato in tep / anno) di energia primaria conseguibile per singola unità fisica di riferimento:
RSL = P * heq * k1 * 0,187 / 1.000
dove:
kWp è la potenza di picco dell’impianto [kWp]
heq è il numero di ore annue equivalenti, che per Roma (zona 3) è pari a 1.567 h/anno;
k1 è un coefficiente adimensionale:
k1 = 0,70 se il tilt (inclinazione rispetto all'orizzontale dei moduli) è maggiore di 70°, altrimenti è 1).
[UFR] Unità fisica di riferimento
Calcolo del Risparmio netto integrale di energia primaria (RNI, in tep/anno)
RNI = τ * a * RSL * N [UFR]
Dove:
Coefficiente di addizionalità: a = 100 %
Coefficiente di curabilità: = 3,36
Esempio pratico
1kW instalalto a Roma e 1 TEE (100€)
RSI= 1*1.567*1*0,187/1000=0,29303 tep/anno
Pertanto RNI=3,36*0,29303 =0,9846 tep/anno
Si riceverebbe di contributo 98,46 €/anno, non cumulabile con il conto energia ma cumulabile con la detrazione per ristrutturazione edilizia e con lo scambio sul posto.